mercoledì 14 dicembre 2011

100 reasons why being a gardener is SUPER

This morning I was pruning Hortensia in a garden we take care of...
No noise, only scissor and rake.
No smog, only wet leaves' smell
No talk, only a few birds and I
quiet thoughts, a bit of responsability... don't cut the gem
A little bit of movement, no need to sweat
What am I going to do with all those nice dry flowers?
So i have taken a picture, just to remember what a nice morning it was

So that's it



lunedì 23 maggio 2011

Huis Te Vraag Amsterdam

This has been a Nico's discovery in his roaming around Amsterdam at the very beginning of 2009.
He could not believe a Cemetery could be so fascinating. 
Indeed such a calm spot of the city, surrounded by a canal and suburb streets. For what we could understand it's an old man keeping it, maybe some volunteers to help (voluntary service works very well in Holland). He also makes honey out the flowers of the gardens, and he sells it, beautiful!
Would you ever buy a box of honey made in a cemetery?
But here it's so normal and nice you'd do! We did!



Try to count how many parrots are in this picture! Someone has lost his own and they have fund the perfect place to build a block.

Garden is everywhere.
So nice at the entrance there is a big writing:
MEMENTO VITAE   and   MEMENTO MORI
And you really don't understand what is best

Piet Oudolf and Anja Oudolf Nursery

To see combination between a beautiful garden and a well kept nursery is such a pleasure.
I have been wondering for months what kwerkery meant, wasn't Oudolf a great landscaper?Working all around the world designing beautiful grass-scape? It wasn't THAT clear for me at the time how related and in strict connection those reality where.
Piet Oudolf garden is a beautiful one,  beautiful shaped form in contrast with healthy and bright grasses, his wife nursery is a natural one, not forced plants (as we are used so much in Italy), very well set in the constest, so every guest can choose his own combination.
Everything make me wonder about having my own nursery, where to grow uncommon plants to plants in our gardens.






 Here the pergola shapes the edges, ready to be broken from sensuous grasses

 Piet Oudolf is now so famous for the New York High Line, saved from demolition in 2002 and now a mayor garden in the City.
He is now, and earlier, a master in Landscape
His garden impress me as Impressionist painting, surprise me as early spring and give such a strong feeling of natural, even if it's everything but spontaneous.
This visit was made in August 2010, just the day before the closed to come to Italy to the Biennale in Venezia.




From this we took inspiration for our garden in euroflora

giovedì 5 maggio 2011

I cigli stradali

Che rabbia in questo periodo veder passare i camioncini che diserbano i cigli stradali. 
Per una mera pulizia delle strade ci perdiamo un'esplosione di colori e profumi degni dei migliori giardini.
Ad esempio nel breve tratto che da Torino va a Niella Tanaro, passando per stradine abbiamo incontrato così tante piante fiorite che alcune non le conoscevamo neanche!
Tutta questa riflessione è nata dalla ricerca qualche mese fa di piante erbacee alte almeno mezzo metro da utilizzare per il giardino di Euroflora; abbiamo girato diversi vivai specializzati in piante erbacee e la risposta era sempre negativa: troppo presto in questo periodo le erbacee sono ancora troppo indietro. Certo se le dobbiamo comprare per forza..
Voglio segnare tutte le piante fiorite sul ciglio stradale  OGGI:
erbacee:
Erba di S. Barbara Barbarea vulgaris
Geranium robertianum
Brassica napus
Papavero Papaver rhoeas
Piantagine Plantaggo major
Plantaggo lanceolata
Pratolina Bellis perennis
Tarassaco Taraxacum officinale
Salvia pratensis
Trifoglio Trifolium pratense 
Potentilla

tra gli arbusti:
Sambucus nigra
Rosa canina
Cornus mas
Per non parlare di tutte le graminacee e le erbe che donano questo effetto di pieno, di fresco che determina la primavera!

Non ci stiamo inventando nulla, da sempre il maggengo è il fieno migliore proprio per la sua ricchezza di erbe e fioriture..







sabato 30 aprile 2011

Ancora qualche foto...




Domenica ad Euroflora

Dopo tanto lavorare, disegnare, scegliere le piante e trasporti vari domenica scorsa siamo andati a vedere questa famosa Euroflora. Sono soddisfatta di come è venuto il giardino, l'idea è quella che ci immaginavamo all'inizio, le piante alla fine non erano le stesse, ma siamo riusciti a ricreare lo stesso effetto. Ci sono state di grande aiuto le peonie che hanno fatto davvero una bella figura e poi Constanza, senza di lei il giardino sarebbe stato, come tanti altri nel viale degli orti e giardini, secco e depresso.
Ci sono rimasta un pò male a vedere come tanti giardini fossero abbandonati a se stessi, quasi come a dimostrare che passata la giuria.. fine della fiera.

Euroflora, bella come al solito, mi è sembrata rigogliosa di vegetazione, stand che mostravano piante da tutto il mondo, belle, strane, brutte o puzzolenti, quindi ottima figura da parte dei vivaisti e poi.. progettazione degli stand Zero. Con tutti i paesaggisti che bazzicavano per la fiera mi è sembrato un pò uno spreco avere queste piante bellissime allineate come soldatini con un letto di sassolini bianchi.
Troppi giardini da cimitero purtroppo
Nel complesso mi è piaciuto molto, c'era TANTISSIMA gente, quasi da non riuscire ad avvicinarsi agli stand, e ho visto diverse idee molto carine

Ah, un'ultima nota.. BASTA con questi ulivi moribondi così grandi da sembrare querce e così spogli da sembrare pali della luce ..di cemento.
BASTA perchè oltre a essere orrendi sono il simbolo di un paesaggio rovinato e mutilato. Non ci potevo credere a vederne così tanti in una fiera. Non ci voglio credere che il gusto dei giardini di oggi porta ad avere cadaveri in giardino..
...Per concludere ecco qualche foto del nostro giardino e della gente che guardava dentro...





sabato 23 aprile 2011

Finalmente realizzato

Diversi punti di vista per diversi ambienti, spazi formali ed informali per diverse fruizioni. Il legame tra l'uomo ed il regno animale. La necessità di un contatto tra i diversi sistemi è inevitabile, ma il rispetto è fondamentale; per questo i canali di trasmissione vengono mascherati tra le corolle dei fiori: un legame solo per chi osserva, conosce e rispetta.

Alcune foto del progetto finito, 20 Aprile





giovedì 7 aprile 2011

Euroflora Work in Progress

..E' un punto di vista, Naturalmente

 Solo più due giorni di lavoro e poi si va ad allestire.
Due mani di fondo e ora i disegni. Verde oliva tono su tono.
Ammetto che i pannelli sono liberamente ispirati ai disegni di Angie Lewin illustratrice/pittrice inglese che adoro!

Stasera abbiamo iniziato a fare le prove per fare i buchi nei pannelli.
Manca più poco e Genova ci aspetta!!!!!!




lunedì 21 marzo 2011

E' UN PUNTO DI VISTA, NATURALMENTE..


Siamo stati selezionati per partecipare ad Euroflora 2011 !!
Ci travate dal 21Aprile al 1° Maggio a Genova, sezione concorsi giardini, stand G29

domenica 9 gennaio 2011

Per non cadere sotto la pioggia come fragili fili d'erba


Si muovono col vento si flettono alla pioggia e una leggera nebbia invernale le piega come fili d'erba.

In effetti, le erbacee perenni o annuali che siano, hanno molto in comune con le diverse essenze che popolano i nostri prati. Provare per credere: lasciate crescere il prato di casa vostra e in meno di un mese avrete splendide erbe alte fino a un metro con fioriture e semi in grado di stupirvi. Un temporale estivo sono certo che ve le sdraierà a terra.

Ormai da qualche anno sono ritornate di moda ispirate alle mitiche bordure miste all'inglese. Senza stupirsi, ripensando ai giardinetti delle nonne, magari dietro qualche bordura in cemento, troviamo molte erbacee riscoperte. Le nonne, sempre loro, le legavano con spago e juta ad una canna di bamboo snaturandone l'armoniosa libertà.

Se vogliamo coltivarle, come fossero spontanee, sicuramente dobbiamo intervenire con più coscienza. Sono diverse le tecniche da adottare: uno spago lungo una linea immaginaria alla quale farle appoggiare, altre piante che fungano da sostegno o piccoli archi metallici da infilare nel terreno. In Italia sono pochi i centri che li vendono, qualche sito inglese www.leanderplantsupports.co.uk può essere d'aiuto ma basta un minimo di manualità per crearseli da sé. Un tondino metallico stile armatura, piegato in maniera da assecondare la naturale curvatura della pianta. A mio parere meglio se rugginoso così si mimetizza con i colori del giardino come un ramo.

venerdì 7 gennaio 2011

HET TUIN Proposta di un giardino all'Olandese

Quest' estate in occasione del matrimonio dei nostri amici Andrea e HJ siamo partiti per l'Olanda... ogni occasione è buona...

Due giardini lungo la strada sono davvero degni di nota:
il giardino privato della proprietaria di un campeggio in Germania sul confine, e il famoso giardino di Piet Oudolf a Hummelo, diventato molto famoso negli ultimi anni per aver curato il verde della HighWay di New York e per essere portavoce della rivoluzione delle piante erbacee..

Il giardino di Piet e Anja Oudolf www.oudolf.com è uno splendido laboratorio all'aria aperta dove sperimentare accostamenti e idee.
Anja, la moglie ha un piccolo vivaio, molto semplice e molto olandese, dove cresce e vende, a turisti ed appassionati le piante che si possono trovare nei giardini del marito.

Un angolo del vivaio..Associazioni di erbacee..

Le bacche d’inverno



Si parla semplicemente di bacche quando si vedono d’inverno, solitamente su alberi o arbusti spogli, delle piccole sfere colorate. In realtà i nomi di questi appariscenti decori sono molteplici: spesso si tratta di comuni bacche, altre volte sono veri e propri frutti o drupe e cinorrodi. Anche i colori assumono diverse sfumature che spesso è difficile distinguere da un artificio dell’uomo. Giallo, rosa, bianco, blu, rosso e viola spesso sono colori che d’inverno stupiscono di più di
una fioritura primaverile o estiva. Durano a lungo mantenendo inalterato colore e forma, oltre ad attrarre molti animali alla ricerca di cibo durante l’inverno. Naturalmente è più facile notare queste bacche su tutte quelle piante che perdono le foglie, ma questo non toglie il piacere di scoprire che molte piante fanno convivere foglie e bacche. Ci sono anche arbusti che per attrarre maggiormente l’attenzione dei loro impollinatori presentano contemporaneamente foglie frutti e
fiori. È facile trovare nei nostri giardini piante note per le loro bacche, che se scelte nella giusta varietà, o accostate ad altre essenze sono in grado di colpire l’occhio più distratto anche in una uggiosa giornata invernale. Lo spettacolo della neve e del ghiaccio con i colori forti delle piante è indescrivibile; non resta che provarlo con qualche consiglio.

Clerodendrum trichotomum: è una pianta proveniente dal Giappone che sopporta facilmente il diverso clima italiano.
Viene utilizzato come alberello che rimane piuttosto contenuto (h. attorno ai 3 m.) ma nella sua forma più naturale si presenta come un arbusto. È molto gradevole per il suo portamento e i bianchi fiori profumati, ma la caratteristica che lo rende interessante per il giardino d’inverno è il grappolo di bacche turchesi racchiuse da calici color rubino. Forma dei mazzetti di bacche che sembrano delle stelle diffusi su tutta la chioma

Callicarpa bodinieri: è un arbusto di origine cinese dalle dimensioni molto ridotte che si adatta perfettamente a piccoli giardini e coltivazione in vaso. Oltre al fogliame che vira di colore durante l’autunno mostrando diverse sfumature porta
sui suoi rami, durante l’inverno, grappolini di bacche stretti ai rami distribuiti uniformemente. È molto elegante da accostare a tutti quelli arbusti che dopo le fioriture vistose perdono interesse per lo scarso valore estetico del fogliame.

Malus “red sentinel”: i meli ornamentali sono di grande effetto in primavera per le ricche fioriture che appaiono prima delle foglie e durante l’inverno quando maturano le piccole meline delle varietà ornamentali che trattengono tutto l’inverno, anche dopo la scomparsa delle foglie. I colori più noti sono il rosso e il giallo ma sono molte le sfumature e le dimensioni dei frutti che si possono trovare. Il loro portamento va dal fastigiato al globoso, in base alle esigenze lo si
può scegliere da utilizzare come esemplare o affiancato ad altri alberi o arbusti con colorazioni chiare dei tronchi e dei rami per esaltarne il contrasto dei frutti.

Arbutus unedo: è un arbusto della macchia mediterranea che sopporta anche i climi del nord Italia se non eccessivamente esposto. Sempreverde, presenta fiori e frutti contemporaneamente che vengono esaltati dal colore verde lucido delle foglie.

Euonymus alatus apterus: il genere a cui appartiene è molto ampio e molte sono le varietà dall’aspetto interessante per fogliame e bacca. E. alatus apterus è un arbusto spogliante da porre in posizione ben soleggiata per avere il caratteristico colore rosso del fogliame all’inizio dell’autunno. I piccoli fiori bianchi in autunno danno vita ai caratteristici frutti di colore rosso che persistono oltre la caduta delle foglie. Posta isolata come esemplare o distribuita in una macchia è in grado di attrarre l’attenzione già all’inizio dell’autunno, prima con il fogliame e successivamente con i frutti.

Pyracantha spp.: un arbusto molto utilizzato per realizzare impenetrabili recinzioni qualche decina di anni fa, oggi viene riscoperto utilizzato anche come esemplare o in massa per creare quinte sceniche di colore impenetrabili anche d’inverno. Mantiene il fogliame e produce piccole bacche molto concentrate su tutta la pianta. Resiste molto bene alle potature ed è facile da topiare per creare spalliere o cornici per inquadrare scene nel giardino. fa parte di un piccolo
genere che comprende una ventina di varietà. È una bulbosa molto precoce che si presenta molto presto a primavera.
È molto facile trovarla spontanea in Pianura Padana e nell’Appennino luoghi di cui è originaria. I piccoli fiori bianchi sono sovrastati da una spata lunga pochi centimetri che le conferiscono un aspetto elegante.

Rosa rugosa: è un arbusto alto fino a 2 metri che si contraddistingue dalla più comuni rose per il fogliame dall’evidente aspetto rugoso. I fiori semplici e grandi non sono certo da sottovalutare, certo è che i cinorrodi che maturano a fine estate e persistono sulla pianta fino alla primavera, sono un’attrazione del giardino d’inverno. Grandi, rossi e a forma di pomodoro si sviluppano abbondanti.

Cotoneaster spp. : è una arbusto usato molto come tappezzante per scarpate e rive anche parecchio scoscese. Di facile reperibilità e molto diffuso nei giardini rimane un ottimo alleato nel giardino d’inverno dove, le varietà selezionate per le tipiche bacche che durano a lungo, rallegrano anche gli scorci più tetri. Si trovano varietà a foglia caduca come il C. horizontalis ed altre sempreverdi con bacche rosse: C. salicifolius, C. rotundifolius; bacche gialle: C.“ othschildianus” o bacche arancio: C. lacteus

DAL GIARDINO DELL'INGHILTERRA Un giardino nel Kent di un cottage a sud di Londra introduce gli ospiti del B&B alla verde campagna.




















Dalle camere del piano superiore dell’abitazione, si coglie con facilità il complesso disegno planimetrico che definisce i diversi ambienti del piccolo giardino. Nelle sue ridotte dimensioni riesce ad essere completo in ogni sua parte, affollato. Tipica forma dei giardini inglesi in cui l’alternanza degli elementi definisce spazi e suggestioni. Non manca certo una zona d’acqua, la pergola, il frutteto, le classiche bordure miste di erbacee e un vegetables garden.

Dalla grande veranda al piano terra, dove viene servita la colazione, si ha subito la sensazione di essere immersi nel giardino. Vetri ovunque per poter vivere gli esterni anche nelle abituali giornate di bruma e pioggia.

All’orizzonte si intravede una zona più aperta con un prato e qualche melo da frutto che definiscono il piccolo frutteto ad uso familiare. Una siepe composta da una tale varietà di essenze difficili da individuare. Alberi, arbusti ed erbacee creano uno schermo amalgamato da rampicanti che confonde l’orizzonte. La campagna, con le diverse proprietà definite da fitte siepi, diventa parte del giardino sfumandone i confini e allargandone gli spazi.

Nel cuore del giardino viene realizzata una vasca d’acqua dalle forme rigide ma dall’aspetto molto naturale, con piante acquatiche e piccoli animali. Una pedana in legno chiusa da una pergola e una
sdraio diventano lo spazio ideale per una lettura a bordo vasca.

Uno dei piccoli sentieri sinuosi in ghiaia sapientemente rastrellata, portano ad un altro scorcio bello da guardare e accogliente da vivere; una panca con sedie e tavolino in ghisa consumata dall’umido e dal tempo, sono il luogo ideale per degustare il canonico te delle cinque. Qualche piccolo dettaglio collocato negli angoli più curiosi del giardino attrae l’attenzione: un grosso vaso laccato nei toni del blu contrasta il rosso delle foglie autunnali dell’acero che vi è piantato all’interno; uccellini di terracotta adornano il bordo vasca, lanterne di diversa provenienza illuminano le tiepidi serate estive.

Una strana struttura più simile ad una pagoda che ad un pollaio ripara le galline dal freddo e dalla
pioggia, isolandole dal giardino ma permettendogli di razzolare per il verde prato del frutteto.

Poco più fuori scena, verso il lato meglio esposto dell’abitazione, un piccolo orto fornisce qualche verdura e qualche spezia, per la colazione mattutina degli ospiti del B&B. Una serra in vetro ricopre
quasi interamente la superficie coltivata per garantire tutto l’anno una modesta produzione.