venerdì 7 gennaio 2011

Le bacche d’inverno



Si parla semplicemente di bacche quando si vedono d’inverno, solitamente su alberi o arbusti spogli, delle piccole sfere colorate. In realtà i nomi di questi appariscenti decori sono molteplici: spesso si tratta di comuni bacche, altre volte sono veri e propri frutti o drupe e cinorrodi. Anche i colori assumono diverse sfumature che spesso è difficile distinguere da un artificio dell’uomo. Giallo, rosa, bianco, blu, rosso e viola spesso sono colori che d’inverno stupiscono di più di
una fioritura primaverile o estiva. Durano a lungo mantenendo inalterato colore e forma, oltre ad attrarre molti animali alla ricerca di cibo durante l’inverno. Naturalmente è più facile notare queste bacche su tutte quelle piante che perdono le foglie, ma questo non toglie il piacere di scoprire che molte piante fanno convivere foglie e bacche. Ci sono anche arbusti che per attrarre maggiormente l’attenzione dei loro impollinatori presentano contemporaneamente foglie frutti e
fiori. È facile trovare nei nostri giardini piante note per le loro bacche, che se scelte nella giusta varietà, o accostate ad altre essenze sono in grado di colpire l’occhio più distratto anche in una uggiosa giornata invernale. Lo spettacolo della neve e del ghiaccio con i colori forti delle piante è indescrivibile; non resta che provarlo con qualche consiglio.

Clerodendrum trichotomum: è una pianta proveniente dal Giappone che sopporta facilmente il diverso clima italiano.
Viene utilizzato come alberello che rimane piuttosto contenuto (h. attorno ai 3 m.) ma nella sua forma più naturale si presenta come un arbusto. È molto gradevole per il suo portamento e i bianchi fiori profumati, ma la caratteristica che lo rende interessante per il giardino d’inverno è il grappolo di bacche turchesi racchiuse da calici color rubino. Forma dei mazzetti di bacche che sembrano delle stelle diffusi su tutta la chioma

Callicarpa bodinieri: è un arbusto di origine cinese dalle dimensioni molto ridotte che si adatta perfettamente a piccoli giardini e coltivazione in vaso. Oltre al fogliame che vira di colore durante l’autunno mostrando diverse sfumature porta
sui suoi rami, durante l’inverno, grappolini di bacche stretti ai rami distribuiti uniformemente. È molto elegante da accostare a tutti quelli arbusti che dopo le fioriture vistose perdono interesse per lo scarso valore estetico del fogliame.

Malus “red sentinel”: i meli ornamentali sono di grande effetto in primavera per le ricche fioriture che appaiono prima delle foglie e durante l’inverno quando maturano le piccole meline delle varietà ornamentali che trattengono tutto l’inverno, anche dopo la scomparsa delle foglie. I colori più noti sono il rosso e il giallo ma sono molte le sfumature e le dimensioni dei frutti che si possono trovare. Il loro portamento va dal fastigiato al globoso, in base alle esigenze lo si
può scegliere da utilizzare come esemplare o affiancato ad altri alberi o arbusti con colorazioni chiare dei tronchi e dei rami per esaltarne il contrasto dei frutti.

Arbutus unedo: è un arbusto della macchia mediterranea che sopporta anche i climi del nord Italia se non eccessivamente esposto. Sempreverde, presenta fiori e frutti contemporaneamente che vengono esaltati dal colore verde lucido delle foglie.

Euonymus alatus apterus: il genere a cui appartiene è molto ampio e molte sono le varietà dall’aspetto interessante per fogliame e bacca. E. alatus apterus è un arbusto spogliante da porre in posizione ben soleggiata per avere il caratteristico colore rosso del fogliame all’inizio dell’autunno. I piccoli fiori bianchi in autunno danno vita ai caratteristici frutti di colore rosso che persistono oltre la caduta delle foglie. Posta isolata come esemplare o distribuita in una macchia è in grado di attrarre l’attenzione già all’inizio dell’autunno, prima con il fogliame e successivamente con i frutti.

Pyracantha spp.: un arbusto molto utilizzato per realizzare impenetrabili recinzioni qualche decina di anni fa, oggi viene riscoperto utilizzato anche come esemplare o in massa per creare quinte sceniche di colore impenetrabili anche d’inverno. Mantiene il fogliame e produce piccole bacche molto concentrate su tutta la pianta. Resiste molto bene alle potature ed è facile da topiare per creare spalliere o cornici per inquadrare scene nel giardino. fa parte di un piccolo
genere che comprende una ventina di varietà. È una bulbosa molto precoce che si presenta molto presto a primavera.
È molto facile trovarla spontanea in Pianura Padana e nell’Appennino luoghi di cui è originaria. I piccoli fiori bianchi sono sovrastati da una spata lunga pochi centimetri che le conferiscono un aspetto elegante.

Rosa rugosa: è un arbusto alto fino a 2 metri che si contraddistingue dalla più comuni rose per il fogliame dall’evidente aspetto rugoso. I fiori semplici e grandi non sono certo da sottovalutare, certo è che i cinorrodi che maturano a fine estate e persistono sulla pianta fino alla primavera, sono un’attrazione del giardino d’inverno. Grandi, rossi e a forma di pomodoro si sviluppano abbondanti.

Cotoneaster spp. : è una arbusto usato molto come tappezzante per scarpate e rive anche parecchio scoscese. Di facile reperibilità e molto diffuso nei giardini rimane un ottimo alleato nel giardino d’inverno dove, le varietà selezionate per le tipiche bacche che durano a lungo, rallegrano anche gli scorci più tetri. Si trovano varietà a foglia caduca come il C. horizontalis ed altre sempreverdi con bacche rosse: C. salicifolius, C. rotundifolius; bacche gialle: C.“ othschildianus” o bacche arancio: C. lacteus

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