domenica 9 gennaio 2011

Per non cadere sotto la pioggia come fragili fili d'erba


Si muovono col vento si flettono alla pioggia e una leggera nebbia invernale le piega come fili d'erba.

In effetti, le erbacee perenni o annuali che siano, hanno molto in comune con le diverse essenze che popolano i nostri prati. Provare per credere: lasciate crescere il prato di casa vostra e in meno di un mese avrete splendide erbe alte fino a un metro con fioriture e semi in grado di stupirvi. Un temporale estivo sono certo che ve le sdraierà a terra.

Ormai da qualche anno sono ritornate di moda ispirate alle mitiche bordure miste all'inglese. Senza stupirsi, ripensando ai giardinetti delle nonne, magari dietro qualche bordura in cemento, troviamo molte erbacee riscoperte. Le nonne, sempre loro, le legavano con spago e juta ad una canna di bamboo snaturandone l'armoniosa libertà.

Se vogliamo coltivarle, come fossero spontanee, sicuramente dobbiamo intervenire con più coscienza. Sono diverse le tecniche da adottare: uno spago lungo una linea immaginaria alla quale farle appoggiare, altre piante che fungano da sostegno o piccoli archi metallici da infilare nel terreno. In Italia sono pochi i centri che li vendono, qualche sito inglese www.leanderplantsupports.co.uk può essere d'aiuto ma basta un minimo di manualità per crearseli da sé. Un tondino metallico stile armatura, piegato in maniera da assecondare la naturale curvatura della pianta. A mio parere meglio se rugginoso così si mimetizza con i colori del giardino come un ramo.

Nessun commento:

Posta un commento