domenica 9 gennaio 2011

Per non cadere sotto la pioggia come fragili fili d'erba


Si muovono col vento si flettono alla pioggia e una leggera nebbia invernale le piega come fili d'erba.

In effetti, le erbacee perenni o annuali che siano, hanno molto in comune con le diverse essenze che popolano i nostri prati. Provare per credere: lasciate crescere il prato di casa vostra e in meno di un mese avrete splendide erbe alte fino a un metro con fioriture e semi in grado di stupirvi. Un temporale estivo sono certo che ve le sdraierà a terra.

Ormai da qualche anno sono ritornate di moda ispirate alle mitiche bordure miste all'inglese. Senza stupirsi, ripensando ai giardinetti delle nonne, magari dietro qualche bordura in cemento, troviamo molte erbacee riscoperte. Le nonne, sempre loro, le legavano con spago e juta ad una canna di bamboo snaturandone l'armoniosa libertà.

Se vogliamo coltivarle, come fossero spontanee, sicuramente dobbiamo intervenire con più coscienza. Sono diverse le tecniche da adottare: uno spago lungo una linea immaginaria alla quale farle appoggiare, altre piante che fungano da sostegno o piccoli archi metallici da infilare nel terreno. In Italia sono pochi i centri che li vendono, qualche sito inglese www.leanderplantsupports.co.uk può essere d'aiuto ma basta un minimo di manualità per crearseli da sé. Un tondino metallico stile armatura, piegato in maniera da assecondare la naturale curvatura della pianta. A mio parere meglio se rugginoso così si mimetizza con i colori del giardino come un ramo.

venerdì 7 gennaio 2011

HET TUIN Proposta di un giardino all'Olandese

Quest' estate in occasione del matrimonio dei nostri amici Andrea e HJ siamo partiti per l'Olanda... ogni occasione è buona...

Due giardini lungo la strada sono davvero degni di nota:
il giardino privato della proprietaria di un campeggio in Germania sul confine, e il famoso giardino di Piet Oudolf a Hummelo, diventato molto famoso negli ultimi anni per aver curato il verde della HighWay di New York e per essere portavoce della rivoluzione delle piante erbacee..

Il giardino di Piet e Anja Oudolf www.oudolf.com è uno splendido laboratorio all'aria aperta dove sperimentare accostamenti e idee.
Anja, la moglie ha un piccolo vivaio, molto semplice e molto olandese, dove cresce e vende, a turisti ed appassionati le piante che si possono trovare nei giardini del marito.

Un angolo del vivaio..Associazioni di erbacee..

Le bacche d’inverno



Si parla semplicemente di bacche quando si vedono d’inverno, solitamente su alberi o arbusti spogli, delle piccole sfere colorate. In realtà i nomi di questi appariscenti decori sono molteplici: spesso si tratta di comuni bacche, altre volte sono veri e propri frutti o drupe e cinorrodi. Anche i colori assumono diverse sfumature che spesso è difficile distinguere da un artificio dell’uomo. Giallo, rosa, bianco, blu, rosso e viola spesso sono colori che d’inverno stupiscono di più di
una fioritura primaverile o estiva. Durano a lungo mantenendo inalterato colore e forma, oltre ad attrarre molti animali alla ricerca di cibo durante l’inverno. Naturalmente è più facile notare queste bacche su tutte quelle piante che perdono le foglie, ma questo non toglie il piacere di scoprire che molte piante fanno convivere foglie e bacche. Ci sono anche arbusti che per attrarre maggiormente l’attenzione dei loro impollinatori presentano contemporaneamente foglie frutti e
fiori. È facile trovare nei nostri giardini piante note per le loro bacche, che se scelte nella giusta varietà, o accostate ad altre essenze sono in grado di colpire l’occhio più distratto anche in una uggiosa giornata invernale. Lo spettacolo della neve e del ghiaccio con i colori forti delle piante è indescrivibile; non resta che provarlo con qualche consiglio.

Clerodendrum trichotomum: è una pianta proveniente dal Giappone che sopporta facilmente il diverso clima italiano.
Viene utilizzato come alberello che rimane piuttosto contenuto (h. attorno ai 3 m.) ma nella sua forma più naturale si presenta come un arbusto. È molto gradevole per il suo portamento e i bianchi fiori profumati, ma la caratteristica che lo rende interessante per il giardino d’inverno è il grappolo di bacche turchesi racchiuse da calici color rubino. Forma dei mazzetti di bacche che sembrano delle stelle diffusi su tutta la chioma

Callicarpa bodinieri: è un arbusto di origine cinese dalle dimensioni molto ridotte che si adatta perfettamente a piccoli giardini e coltivazione in vaso. Oltre al fogliame che vira di colore durante l’autunno mostrando diverse sfumature porta
sui suoi rami, durante l’inverno, grappolini di bacche stretti ai rami distribuiti uniformemente. È molto elegante da accostare a tutti quelli arbusti che dopo le fioriture vistose perdono interesse per lo scarso valore estetico del fogliame.

Malus “red sentinel”: i meli ornamentali sono di grande effetto in primavera per le ricche fioriture che appaiono prima delle foglie e durante l’inverno quando maturano le piccole meline delle varietà ornamentali che trattengono tutto l’inverno, anche dopo la scomparsa delle foglie. I colori più noti sono il rosso e il giallo ma sono molte le sfumature e le dimensioni dei frutti che si possono trovare. Il loro portamento va dal fastigiato al globoso, in base alle esigenze lo si
può scegliere da utilizzare come esemplare o affiancato ad altri alberi o arbusti con colorazioni chiare dei tronchi e dei rami per esaltarne il contrasto dei frutti.

Arbutus unedo: è un arbusto della macchia mediterranea che sopporta anche i climi del nord Italia se non eccessivamente esposto. Sempreverde, presenta fiori e frutti contemporaneamente che vengono esaltati dal colore verde lucido delle foglie.

Euonymus alatus apterus: il genere a cui appartiene è molto ampio e molte sono le varietà dall’aspetto interessante per fogliame e bacca. E. alatus apterus è un arbusto spogliante da porre in posizione ben soleggiata per avere il caratteristico colore rosso del fogliame all’inizio dell’autunno. I piccoli fiori bianchi in autunno danno vita ai caratteristici frutti di colore rosso che persistono oltre la caduta delle foglie. Posta isolata come esemplare o distribuita in una macchia è in grado di attrarre l’attenzione già all’inizio dell’autunno, prima con il fogliame e successivamente con i frutti.

Pyracantha spp.: un arbusto molto utilizzato per realizzare impenetrabili recinzioni qualche decina di anni fa, oggi viene riscoperto utilizzato anche come esemplare o in massa per creare quinte sceniche di colore impenetrabili anche d’inverno. Mantiene il fogliame e produce piccole bacche molto concentrate su tutta la pianta. Resiste molto bene alle potature ed è facile da topiare per creare spalliere o cornici per inquadrare scene nel giardino. fa parte di un piccolo
genere che comprende una ventina di varietà. È una bulbosa molto precoce che si presenta molto presto a primavera.
È molto facile trovarla spontanea in Pianura Padana e nell’Appennino luoghi di cui è originaria. I piccoli fiori bianchi sono sovrastati da una spata lunga pochi centimetri che le conferiscono un aspetto elegante.

Rosa rugosa: è un arbusto alto fino a 2 metri che si contraddistingue dalla più comuni rose per il fogliame dall’evidente aspetto rugoso. I fiori semplici e grandi non sono certo da sottovalutare, certo è che i cinorrodi che maturano a fine estate e persistono sulla pianta fino alla primavera, sono un’attrazione del giardino d’inverno. Grandi, rossi e a forma di pomodoro si sviluppano abbondanti.

Cotoneaster spp. : è una arbusto usato molto come tappezzante per scarpate e rive anche parecchio scoscese. Di facile reperibilità e molto diffuso nei giardini rimane un ottimo alleato nel giardino d’inverno dove, le varietà selezionate per le tipiche bacche che durano a lungo, rallegrano anche gli scorci più tetri. Si trovano varietà a foglia caduca come il C. horizontalis ed altre sempreverdi con bacche rosse: C. salicifolius, C. rotundifolius; bacche gialle: C.“ othschildianus” o bacche arancio: C. lacteus

DAL GIARDINO DELL'INGHILTERRA Un giardino nel Kent di un cottage a sud di Londra introduce gli ospiti del B&B alla verde campagna.




















Dalle camere del piano superiore dell’abitazione, si coglie con facilità il complesso disegno planimetrico che definisce i diversi ambienti del piccolo giardino. Nelle sue ridotte dimensioni riesce ad essere completo in ogni sua parte, affollato. Tipica forma dei giardini inglesi in cui l’alternanza degli elementi definisce spazi e suggestioni. Non manca certo una zona d’acqua, la pergola, il frutteto, le classiche bordure miste di erbacee e un vegetables garden.

Dalla grande veranda al piano terra, dove viene servita la colazione, si ha subito la sensazione di essere immersi nel giardino. Vetri ovunque per poter vivere gli esterni anche nelle abituali giornate di bruma e pioggia.

All’orizzonte si intravede una zona più aperta con un prato e qualche melo da frutto che definiscono il piccolo frutteto ad uso familiare. Una siepe composta da una tale varietà di essenze difficili da individuare. Alberi, arbusti ed erbacee creano uno schermo amalgamato da rampicanti che confonde l’orizzonte. La campagna, con le diverse proprietà definite da fitte siepi, diventa parte del giardino sfumandone i confini e allargandone gli spazi.

Nel cuore del giardino viene realizzata una vasca d’acqua dalle forme rigide ma dall’aspetto molto naturale, con piante acquatiche e piccoli animali. Una pedana in legno chiusa da una pergola e una
sdraio diventano lo spazio ideale per una lettura a bordo vasca.

Uno dei piccoli sentieri sinuosi in ghiaia sapientemente rastrellata, portano ad un altro scorcio bello da guardare e accogliente da vivere; una panca con sedie e tavolino in ghisa consumata dall’umido e dal tempo, sono il luogo ideale per degustare il canonico te delle cinque. Qualche piccolo dettaglio collocato negli angoli più curiosi del giardino attrae l’attenzione: un grosso vaso laccato nei toni del blu contrasta il rosso delle foglie autunnali dell’acero che vi è piantato all’interno; uccellini di terracotta adornano il bordo vasca, lanterne di diversa provenienza illuminano le tiepidi serate estive.

Una strana struttura più simile ad una pagoda che ad un pollaio ripara le galline dal freddo e dalla
pioggia, isolandole dal giardino ma permettendogli di razzolare per il verde prato del frutteto.

Poco più fuori scena, verso il lato meglio esposto dell’abitazione, un piccolo orto fornisce qualche verdura e qualche spezia, per la colazione mattutina degli ospiti del B&B. Una serra in vetro ricopre
quasi interamente la superficie coltivata per garantire tutto l’anno una modesta produzione.